L’esercito degli Animatori Digitali – oltre 8mila insegnanti per l’innovazione digitale a scuola

Le innovazioni non si fanno sulla carta, hanno bisogno di tempo per essere assimilate e di persone in grado di metterle in pratica: per questo dopo la pausa scolastica natalizia si sono attivati oltre 8mila insegnanti, gli Animatori Digitali previsti dal nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).

Lanciato a fine ottobre dal Ministro Stefania Giannini il PNSD ha l’intento di portare innovazione tecnologica nelle scuole italiane. Per farlo è stato reclutato un piccolo esercito di insegnanti, 8303 in tutto, che guideranno l’attuazione del Piano nelle proprie scuole.

La selezione del docente prescelto è avvenuta nelle scuole nel mese di dicembre, e sono state individuate le scuole polo che si occuperanno della formazione degli Animatori. Inoltre sono stati organizzati oltre un migliaio di eventi nelle istituzioni scolastiche per la prima settimana del #PianoScuolaDigitale, voluta dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca per diffondere le novità introdotte dal progetto.

Fra questi anche un concorso dedicato agli studenti. Il compito: raccontare in 180 secondi di video le attività delle loro scuole in merito al digitale. Il primo premio, di un valore di 7.170 euro, è andato all’istituto Comprensivo Carlo Alberto Dalla Chiesa di Roma. Il fondo potrà essere utilizzato dalla scuola per acquistare hardware e strumenti informatici. I video sono stati giudicati in base alla coerenza con i contenuti del PNSD (Strumenti, Formazione e Contenuti), all’originalità delle iniziative realizzate, all’originalità del videoclip presentato e in base all’innovatività della soluzione tecnica. I video premiati.

Gli Animatori Digitali hanno un’età media di 45 anni, sono in prevalenza donne (4.594 contro 3.709 uomini), e due su quattro provengono dall’area scientifica dell’insegnamento. Il loro compito sarà quello di seguire e incentivare il processo di digitalizzazione della loro scuola, organizzando attività e laboratori, ambienti di apprendimento integrati, biblioteche multimediali, e in generale diffondere una cultura digitale condivisa. A ogni scuola è stato inoltre assegnato un fondo di mille euro per attuare i progetti digitali.