Gigi Proietti ci ha lasciato

 

Oggi, nel giorno del suo ottantesimo compleanno, se n’è andato Gigi Proietti. L’Armando Curcio Editore vuole ricordare la sua carriera e i tanti riconoscimenti ottenuti tra i quali anche il Premio Armando Curcio per il Teatro.

La sua passione per il teatro

La scelta del teatro per Gigi Proietti nasce a partire da un’altra passione; quella per la musica. Dopo il liceo, infatti si iscrive a Giurisprudenza ma la sera si esibisce come cantante, facendo spettacoli anche tutta la notte. Amava la musica e sapeva suonare diversi strumenti, capacità per lui fondamentale nella sviluppo della sua carriera di attore. Si iscrive nel frattempo al Centro Teatro Ateneo dove entra in contatto con grandi maestri del teatro e decide di lasciare definitivamente l’università a pochi esami dalla laurea. Si dedica così del tutto alla carriera teatrale. Verso la fine degli anni ’60 l’attore comincia ad avere i primi piccoli successi cinematografici e televisivi. Molto promettente diviene in quegli anni il suo rapporto con il gruppo del “Teatro 101” diretto da Antonio Calenda, con il quale sperimenta e porta in scena diversa spettacoli. Ma è nel 1970 che si presenta per lui la grande opportunità di sostituire Domenico Modugno nel musical Alleluja brava gente. Da quello spettacolo i successi teatrali si susseguono; ricordiamo ad esempio La cene delle beffe del 1974 o il grande spettacolo scritto e diretto insieme a Roberto Lerici A me gli occhi, please che verrà riproposto più volte negli anni successivi. Diversi sono i suoi successi anche al di fuori del teatro; al cinema per il famoso ruolo di Mandrake in Febbre da cavallo; in televisione lo ricordiamo per aver ricoperto il ruolo del Maresciallo Rocca ma anche per il suo coinvolgente show televisivo Cavalli di battaglia. Nel 2017, infatti, l’attore lo aveva riproposto dopo 26 anni, in occasione dei cinquant’anni di carriera ed era stato un grandissimo successo.

Un attore davvero amato per la sua bravura, la sua lunghissima carriera ma anche perché veniva sentito vicino.

Il premio Armando Curcio per il teatro a Gigi Proietti

Diversi sono stati i premi vinti da Gigi Proietti durante la sua carriera. Ricordiamo per esempio il Nastro d’Argento come miglior attore protagonista nel 2003 per il personaggio di Mandrake nel sequel di Febbre da cavallo e nel 2018 il Nastro d’argento per la carriera. Ma vogliamo ricordare qui, in particolar modo, il premio Armando Curcio per il Teatro che l’attore ha vinto nel 1989. È in quell’anno che l’attore fa il suo debutto al Teatro Sistina con I sette re di Roma ma soprattutto l’anno in cui dirige Kean di R. Fitz Simmons. L’attore non solo dirige lo spettacolo ma interpreta il ruolo di Edmund Kean mentre, solo nel suo camerino, fa il racconto della sua vita: dai primi insuccessi fino al trionfo con i suoi spettacoli teatrali. Più recentemente, nel 2019, l’attore aveva messo in scena una commedia scritta nel 1942 da Armando Curcio e Eduardo De Filippo, La fortuna con l’F maiuscola. Gigi Proietti aveva appunto riproposto a teatro la storia di un uomo dalla vita travagliata che riceve una fortuna inaspettata, grazie alla compagnia “Teatro Stabile”. Si era dato l’avvio allo spettacolo il 29 giugno 2019 proprio con una frase di Gigi Proietti: “Benvenuti a teatro, dove tutto è finto ma niente è falso”.

Fonte foto: © ViaggiNews.com

Flavia Palieri