Lilla e il mondo delle fate: il piccolo gioiello di Armando Curcio Editore

«Le belle fate dove saranno andate? Non se ne sente più parlare. Io dico che sono scappate: si nascondono in fondo al mare, oppure sono in viaggio per la luna».

di Marica Servolini

Di favole, magia e stupore si tinge Lilla e il mondo delle fate, il nuovo libro di Armando Curcio Editore. Aspettando la sua pubblicazione per la collana Risfoglia nel mese di luglio, abbiamo incontrato l’autrice, Carlotta De Melas, maestra di scuola primaria, organizzatrice di eventi culturali e scrittrice di libri per bambini e ragazzi. 

 

Ciao Carlotta, ne approfitto per complimentarmi con te per il lavoro, davvero interessante e concepito con cura. Quali sono stati gli stimoli che hanno ispirato la tua favola? 

 

La storia è nata poco più di un anno fa, quando mia figlia frequentava l’ultimo anno di asilo. La maestra durante una conversazione con i bimbi disse che la magia apparteneva solo al regno della fantasia e che quindi nel mondo reale non esisteva. Alcune bambine rimasero perplesse, perché per loro la magia è reale, è parte della loro quotidianità. Così mi sono seduta accanto a mia figlia e abbiamo iniziato a inventare questa storia. È una piccola avventura che parla di una bambina presa in giro perché crede alle fate e alla magia. Immergendosi nella lettura, si scopre che era l’atteggiamento giusto,  perché il regno della magia aveva proprio bisogno di lei e della sua fiducia in quel mondo.

La magia delle fiabe rende possibile affrontare realtà difficili e spiegarle. Nella trama, ci sono eventi del mondo degli adulti che hai voluto tradurre nel linguaggio dei più piccoli? Perché? 

 

In questo libro ho voluto fare omaggio a quel momento delicato in cui i bambini crescono e iniziano a farsi domande, in cui il pensiero logico, quello razionale  inizia a farsi spazio e diventa sempre più presente. Allo stesso modo, mi piacerebbe che la fantasia rimanesse un valore fondamentale di cui avere cura, per gli adulti ma soprattutto per i nostri bambini. C’è un passaggio che amo particolarmente, in cui la maestra domanda ai bambini cosa saremmo senza fantasia: nel momento in cui immaginiamo qualcosa, la sogniamo, creiamo un nostro pensiero sul mondo. I sogni sono come una nuvola, li penso composti di vapore e trasparenze, ma possono darci la spinta che ci serve per trasferirli nel mondo esterno e realizzarli.

 

Qual è l’obiettivo di un libro per bambini come Lilla? 

 

Sognare, proteggere il potere della fantasia e la capacità di raccontare storie, perché proprio attraverso i racconti la creatività si allena e continua  mantenersi forte, colorata e scintillante. Un altro aspetto nascosto fra le pagine di questo libro è il rapporto con la natura: la sua contemplazione offre grandi spunti di meraviglia. Sentirsi parte di questo grande mondo verde e osservarlo genera stupore: penso all’osservazione dei piccoli animali che gestiscono istintivamente le difficoltà quotidiane. Penso ai bambini che fanno collezione di piume o sassi: sono oggetti apparentemente semplici, che stimolano i loro occhi perché per loro celano molto altro e io sono d’accordo con questo sguardo che va oltre.

Perché è importante la lettura per i più piccoli secondo la tua esperienza? Quali abilità può sviluppare in loro? 

 

Dalla mia esperienza come maestra della scuola primaria, ritengo sia fondamentale portare i libri nel mondo dei bambini: a scuola, nei parchi, ai compleanni, la lettura è un’azione solitaria ma che genera le radici per creare, scoprire, fantasticare e socializzare insieme. Sono stimoli utili a fare ricerca, riflettere su quello che proviamo, su ciò che ci accade e ci dona gli strumenti per intraprendere viaggi straordinari. Nel mio lavoro cerco costantemente di impiegare i libri come strumento metodologico sia nell’insegnamento dell’italiano che per spaziare nella spiegazione delle altre materie. I libri sono delle porte che si aprono verso un mondo straordinario, che nella sua semplicità in fondo appartiene a tutti. La lettura per me è importante perché sviluppa diverse competenze nei più piccoli: l’arricchimento del lessico, lo sviluppo di un pensiero critico, la capacità di osservare e ascoltare. Leggere permette di riappropriarsi della lentezza: mi piace immaginare una scuola rilassata, in cui i bambini sono al centro di tutte le attività, delle attenzioni degli adulti e il loro sviluppo e benessere sia lo scopo ultimo della scuola. I libri restituiscono proprio quella dilatazione del tempo, che arricchisce e in cui tutti possono sentirsi protagonisti

 

C’è un mondo dietro a un libro per bambini, fatto di esperienze, contaminazioni e accrescimento. Vieni a scoprire anche tu come si trasformano le luci e la magia quando si diventa grandi, con Lilla e il mondo delle fate.