Green Fashion: la moda sceglie la sostenibilità

Curcio Sostenibilità

Le radici della Green Fashion

Nei primi anni Novanta, la moda ecosostenibile diventa la nuova tendenza artistica dei più famosi stilisti di tutto il mondo: si inizia la sperimentazione dei primi tessuti ecosostenibili e si amplia il concetto di riciclo creativo. In Italia, Giorgio Armani utilizza per la prima volta tessuti organici per i suoi abiti di alta moda, mentre a Parigi, lo stilista Lamine Kouyaté si serve di vecchi tessuti da poter riutilizzare per le sue creazioni artistiche. Importanti quotidiani statunitensi come il New York Times si dedicano attivamente alla Green Fashion per incoraggiare all’acquisto di capi di qualità, prodotti nel rispetto dell’ambiente e, nello stesso periodo, la rivista Vogue dedica uno speciale alla moda sostenibile. Le radici della Green Fashion risalgono quindi a circa trent’anni fa quando le passerelle di tutto il mondo diventano le prime vetrine di lancio della moda green.

Green Fashion per la sostenibilità ambientale                                    

La Green Fashion è un progetto che vuole, attraverso la moda, far conoscere i problemi dell’ambiente per sensibilizzare i consumatori ad assumere una maggiore coscienza ambientale. Tutti gli stilisti che hanno deciso di aderire alla Green Fashion hanno scelto di utilizzare materiali con un basso impatto sull’ambiente e di seguire i principi di sostenibilità per vincere la battaglia ecologica. Hanno riciclato materiali di scarto e li hanno trasformati in pezzi di alta moda, e creato capi vintage con tessuti inutilizzati dalle fabbriche di tessili. Produzioni nel rispetto della natura e riduzione dell’utilizzo di sostanze tossiche come coloranti e ftalati possono essere un ottimo contributo per l’ambiente e le aziende che scelgono una moda sostenibile sono selezionate con entusiasmo soprattutto dai consumatori green. Oggi sempre più consumatori scelgono la moda sostenibile, ma non tutte le aziende mondiali hanno aderito a questo importante cambiamento per l’ambiente.

Look che guardano al futuro

La moda sostenibile non riguarda solo l’abbigliamento, ma anche accessori come scarpe e borse. Marchi come Reebok e Wijld guardano al futuro e scelgono di fare moda sostenibile. La Reebok ha lanciato delle scarpe interamente biodegradabili, prodotte con mais e cotone, mentre la Wijld, famoso brand tedesco, ha prodotto t-shirt dal legno. Oggi grazie alla campagna Detox di Greenpeace, molti altri brand hanno aderito a questa rivoluzione ecosostenibile come Benetton, Zara, H&M, Nike, Puma, Mango, Levi’s, Adidas e Valentino. Quando si parla di industria della moda non si possono trascurare le difficili condizioni lavorative di molti dipendenti nel mondo. La moda green rinuncia allo sfruttamento del lavoro in nero e si assicura di dare ai dipendenti migliori condizioni di lavoro nei centri di produzione. Oggi il consumatore può scegliere di vestire alla moda, ma senza rinunciare all’alternativa green. Ognuno di noi può aiutare a garantire un futuro più sostenibile.

Elisa Sgavicchia