La lettura rappresenta il nostro filo d’Arianna

In che modo la lettura può aiutarci a orientarci nel mondo? Può renderci la vita più semplice? No la lettura non può renderci la vita più semplice perché la lettura attenta e impegnata è intrinsecamente caratterizzata da riflessione profonda, domande e insorgenza di dubbi: aspetti impegnativi e profondi da accettare e di cui farsi carico. Ma la lettura può sicuramente aiutarci ad orientarci nel caos labirintico della realtà, esattamente come il filo d’Arianna aiutò Teseo.

Il mito di Arianna e Teseo: la lettura come orientamento nel labirinto

Giunto a Creta con l’obiettivo di uccidere il Minotauro il quale si cibava dei fanciulli e delle fanciulle di Atene ed era rinchiuso nel Labirinto di Cnosso, Teseo beneficiò dell’aiuto di Arianna. Infatti, la ragazza, innamoratasi di lui, gli fornì gli strumenti necessari – un gomitolo di lana e una spada – per uscire da lì sano e salvo. Infatti, srotolando il gomitolo e seguendo il filo Teseo avrebbe potuto riconoscere la strada percorsa e uscire.

La lettura attenta e impegnata può aver noi lo stesso effetto benefico. Come Teseo, pur costretti ad affrontare i nostri dubbi e le nostre paure, possiamo giovare di un aiuto per orientarci. Pensiamo alla potenza che possono avere per noi le parole di libri lette al momento giusto. Ragioniamo sul valore che possono avere nell’arricchire il nostro approccio nei confronti della realtà. Anche quando scordiamo la trama e le parole di un libro spesso non ne dimentichiamo le sensazioni provate o il conforto sentito e tutto questo rimane. Perché anche inconsapevolmente quel libro si è saldato dentro di noi.

Fatica e spaesamento: i risultati che possiamo ottenere dalla lettura partono da qui

Avvicinarsi alla lettura può creare iniziali effetti di fatica e di spaesamento. A volte possiamo essere stanchi e poco propensi a stare attenti e impegnarci nella lettura ma il prevalere della volontà contro questi primi sentimenti di indolenza può dare frutti ricchissimi. Perché essere trasportati in un altro mondo in cui mantenere alta la concentrazione e impiegare le proprie forza a capire nuove dinamiche, nuovi personaggi, nuove mentalità e nuove orizzonti fa sì che il ritorno nella nostra realtà avvenga in maniera molto più consapevole e aperta.

Conoscere e conoscersi

Abbiamo insistito sul fatto che la lettura rappresenti il nostro filo d’Arianna e abbiamo messo l’accento sul concetto di labirinto. È evidente: la nostra realtà è caotica e anche il modo in cui le informazioni giungono fino a noi potrebbe sopraffare. Talvolta potrebbe sembrare davvero di essere all’interno di un grande labirinto di cui non si spera più di trovare l’uscita. In questo senso la lettura ci aiuta non solo a orientarci nel labirinto ma anche a starci, cercando di comprendere gli altri e sé stessi con rispetto e accoglienza. Insomma, riflettendo sul reale aiuto che può donarci la lettura ritornano in mente le ultime parole di un famoso libro di Italo Calvino, Le città invisibili: «Cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio».

Dunque nessuno nega che la realtà sia difficoltosa e piena di angoli ciechi ma con la lettura e il conseguentemente rafforzamento del nostro spirito critico possiamo davvero sperare di creare un labirinto migliore.

Flavia Palieri