Tana libera Internet!

Ve lo ricordate “nascondino?” E i “quattro cantoni”, la “campana” e “palla prigioniera”? Non credo che i bambini di oggi sappiano che cosa siano. E, se lo sanno, di certo li considerano “giochi antichi”, nulla a che vedere con quelli moderni. La verità è che prima i giochi dovevamo inventarceli, oggi, è già tutto alla portata di un click. Ma tutto ciò è un rischio o un’opportunità?

La tecnologia e l’uso di Internet nella vita di bambini/e

Quante volte ci è capitato di vedere bambini piccoli maneggiare un tablet o usare uno smartphone, così facilmente che ci sarebbe da chiedersi: «Ma ci sono nati con la tecnologia?». La risposta è assolutamente affermativa e, non per niente, i bambini di oggi vengono chiamati “nativi digitali”.

Per loro la tecnologia è come il pane e nutella a merenda, buono a tutte le ore e sempre ottimo da divorare. Una ricerca compiuta dal Centro per la salute del bambino, Onlus, ha rilevato che il 38% di bambini di due anni gioca e guarda video su un dispositivo mobile; il 63% dei bambini sotto gli otto anni, invece, utilizza quotidianamente il tablet o lo smartphone dei genitori e il 44% dei bambini tra i 5 e i 13 anni navigano tranquillamente in rete.

Il cellulare, la tv, l’ipad o quel che sia, viene utilizzato dagli adulti come uno strumento di difesa: il bambino piange, io devo lavorare, o non ho tempo per badare ai suoi capricci, lo zittisco con la tecnologia.

Vantaggi e svantaggi

Il punto è che vietare questi strumenti sarebbe inutile: la tecnologia è pane quotidiano, bisogna solo capire il suo corretto utilizzo. Difatti, imparare a usare un cellulare fin dall’infanzia può essere vantaggioso per il bambino, ma, come tutte le cose, non bisogna mai esagerare.

La rete è pericolosa, ma ha anche i suoi vantaggi ed è su quelli che è necessario puntare. Internet permette di approfondire i propri interessi: il bambino può guardare i suoi cartoni preferiti anche in lingua originale, può consultare le enciclopedie interattive, può restare in contatto con gli amici o i parenti distanti. Sono tantissime, inoltre, le app ideate per stimolare l’apprendimento, in un perfetto connubio tra il dovere e il piacere: imparare divertendosi.

I rischi, tuttavia, esistono e non vanno ignorati. Innanzitutto, il principale difetto della tecnologia è l’abuso che se ne fa. Il troppo storpia in ogni campo. Passare le giornate davanti a uno schermo, non solo può danneggiare la vista, ma influisce anche sui comportamenti sociali. È una bella giornata primaverile, perché passarla con il cellulare in mano e non in un cortile, giocando a pallone?

Spesso, accade che, usando i cellulari, i bambini si isolino: i momenti di condivisione familiare devono esistere, così come i giochi all’aria aperta, le cene senza televisione e ricche di chiacchere, l’interesse verso il mondo esterno, non solo verso quello virtuale.

Altri pericoli in cui si potrebbe incorrere sono le truffe, i virus, i bulli. La rete è vasta e non è sempre sicura: a volte basta un click sbagliato e il conto corrente va in rosso, si istalla un virus al pc o si manda la foto alla persona sbagliata.

Indirizzare bambini/e a un uso corretto della tecnologia

Qual è la soluzione a tutto questo? Porre dei limiti e delle regole: guardare la tv solo un’ora al giorno, usare il cellulare solo per mezz’ora… qualcosa del genere.

La tecnologia, di per sé, non è un male, siamo noi a renderla il cattivo della storia. Ricordiamoci, dopo tutto, che siamo cresciuti senza Internet e ci siamo divertiti lo stesso. Oggi, abbiamo mille risorse in più, sfruttiamole al meglio, ma con coscienza. Essere tecnologici va bene, ma giocare a nascondino… quella è un’altra storia!

Elena Calabrese