Settenove: una casa editrice contro la violenza di genere

Uno spazio culturale che si propone di essere non solo un’editrice, ma soprattutto una casa, un luogo di incontro tra lettori e autori, un terreno fertile nel quale piantare i semi per un mondo ripensato e ripulito dai meccanismi subdoli del patriarcato.

La nascita della casa editrice

Questa piccola e virtuosa realtà nasce a Cagli, in provincia di Pesaro e Urbino, nel 2013. Il progetto editoriale è curato da Monica Martinelli, direttrice della casa. Il nome Settenove fa riferimento a un anno particolare, il 1979 appunto, data in cui il CEDAW (Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione sulle donne) vide la luce. Il logo, che rappresenta delle parentesi chiuse, è espressione di un concetto forte: Settenove prende le distanze da tutto ciò che in una parentesi è racchiuso. A questa casa editrice non piacciono i confini, né le regole prestabilite. Essa si colloca proprio al di fuori di quegli incisi.

La creazione di nuovi linguaggi

Settenove si autodefinisce casa editrice per la prevenzione della violenza di genere. Lavora alla creazione di nuovi linguaggi, senza stereotipi. Si impegna nella costruzione di una società basata sul rispetto dei diritti di ognuno e sulla collaborazione fra uomini e donne.

Il tema della violenza di genere viene trattato attraverso tutti i generi letterari, ma  un’attenzione particolare è dedicata alla narrativa per l’infanzia e l’adolescenza.

I punti cardine del progetto Settenove

La promozione di un’educazione paritaria è uno dei punti cardine del progetto, tanto che Settenove trova nei ragazzi e nei bambini il suo primo pubblico di riferimento. Si vuole iniziare dalle base, perché questo ambizioso progetto editoriale ha bisogno di terra fertile per poter crescere saldo e vigoroso. La collana di albi illustrati per bambini e bambine è il cuore pulsante della casa editrice. I giovani lettori vengono accompagnati in un percorso di crescita che li educa al rispetto delle differenze e alla decostruzione degli stereotipi e dei taboo.

Documenti, Educazione di genere e Lo scellino sono le tre collane rivolte al pubblico adulto, in particolare agli insegnanti che tanto hanno a che fare con la delicata materia umana della fanciullezza e dell’adolescenza.

La comunicazione di Settenove

Settenove parla ai ragazzi e lo fa principalmente usando i social. Questo spazio viene allestito come terreno di incontro, dove i lettori vengono invitati, virtualmente e non, a confrontarsi in modo paritario e inclusivo. Si parla di nuove uscite, certo, ma si parla anche di ciò che accade nel mondo politico e sociale, lo sguardo è teso a scrutare la situazione circostante perché è qui che deve avvenire l’inversione di rotta.

Le parole plasmano la realtà e attraverso di esse si cambia il mondo. Settenove è consapevole di ciò e sta senz’altro dando il suo contributo a questa nobile missione.

Flavia Negozio